Gioco d'azzardo
Molte persone si divertono praticando giochi d'azzardo, che sono legali,
in teoria, solo per i maggiorenni, e si stanno diffondendo sempre di
più: gratta e vinci, lotterie, lotto e superenalotto, bingo, slot
machine, giochi dei Casinò, videopoker e scommesse. Finché queste
attività vengono praticate occasionalmente non si presentano problemi. I
problemi nascono invece quando, per una serie complessa e profonda di
cause, il piacere del gioco diventa un impulso incontrollabile di cui
non si può fare a meno, creando dunque una dipendenza.Il fenomeno
riguarda in larga misura gli adulti ma sempre più giovani ne sono
attratti. Il 42% dei ragazzi tra i 14 e i 19 ammette di aver provato a
giocare almeno una volta.
Cos'è il gioco d'azzardo
I giochi d'azzardo hanno 3 caratteristiche:
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richiedono che ci sia una posta in gioco (denaro o oggetti di
valore);
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la posta non può essere ritirata una volta effettuata la "puntata";
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il risultato è affidato al caso.
Chi è il giocatore d'azzardo
Non esiste un solo tipo di giocatore, ma diversi, tante quante sono le
motivazioni che spingono a tentare la sorte. La maggior parte delle
persone gioca occasionalmente per socializzare e per divertimento. Per
alcuni invece il gioco è la principale fonte di divertimento e relax, ma
non rappresenta l'unico interesse nella vita. Tra i giocatori
"problematici" troviamo chi nel giocare prova sollievo da sensazioni di
ansia, solitudine, rabbia o depressione. In questi casi il gioco
d’azzardo viene utilizzato per sfuggire a momenti di crisi o a
difficoltà. Vi sono poi le persone completamente dipendenti che hanno
perso il controllo: il gioco diventa l'attività e l'interesse più
importante nella vita. Le relazioni affettive, gli impegni familiari,
sociali e lavorativi passano in secondo piano. Anche le frequentazioni
sono legate al gioco, che diventa comunque l'argomento prioritario di
conversazione, se non addirittura l'unico. Vi sono infine i giocatori
professionisti, che si mantengono attraverso queste attività.
Il decalogo del giocatore responsabile
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Il gioco per me è un divertimento: il gioco non è un modo per fare
soldi.
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Prima di giocare decido quanti soldi investire nel gioco: non gioco
denaro necessario alla vita quotidiana, utilizzo solo somme che
posso permettermi di perdere.
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Non faccio debiti per giocare: se perdo accetto la perdita come un
costo del divertimento. Non aggiungo altri soldi per recuperare le
perdite.
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Le tattiche sono inutili, non posso prevedere i risultati e sono
consapevole che le probabilità di vincere sono basse.
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Non mento sulle perdite e sulle somme spese per il gioco.
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Decido quanto tempo della mia giornata dedicare al gioco e riesco
facilmente a fermarmi o fare delle pause.
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Il gioco non è la mia sola attività di svago: il gioco non mi toglie
tempo per i familiari, amici, sport e hobby vari.
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Non gioco dopo aver assunto alcool o droghe.
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Non gioco quando mi sento solo, non gioco quando mi sento depresso e
non mi sento depresso se non gioco.
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Non penso al gioco in modo ripetitivo per tutta la giornata, anche
se non sto giocando.
Puoi provare
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