LA NASCITA DEL MUSEO DIOCESANO 

 

Dopo il 1986, non essendo più il palazzo sede abituale della residenza del vescovo, si iniziò a pensare di allocarvi un Museo diocesano che raccogliesse i beni storico-artistici provenienti da chiese chiuse o non più utilizzati e custoditi nelle sacrestie.

 

A spendersi energicamente per il completamento dei lavori e l’allestimento del percorso museale fu mons. Giovanni Accolla che nell’agosto del 2020 inaugura le prime quattro sale ospitanti la pinacoteca, con dipinti dal ‘500 all’800 su tavola e su tela.

 

Nell’estate del 2022 - dopo alcuni necessari interventi di consolidamento in fondazione – sono state aperte al pubblico altre tre sale, per l’esposizione di argenti e paramenti, oltre alla piccola cappella, riservata in precedenza all’uso privato del vescovo residenziale.

 

Unitamente ai lavori di sistemazione degli ambienti museali è stata avviata una consistente operazione di ricognizione del patrimonio che ha condotto, fino ad oggi, al restauro di sette dipinti.

 

Una parte del palazzo è stata anche destinata all’archivio della Diocesi di Lipari che, forse più di ogni altro luogo, custodisce ininterrottamente dalla metà del 1500, dopo il terribile sacco del Barbarossa, la memoria storica dell’intero Arcipelago. Ad esso si aggiungono i preziosi volumi della biblioteca del Seminario di Lipari e del Convento dei Cappuccini.