PESCA: Le rivendicazioni delle associazioni regionali
A.N.A.P.I. Pesca Sicilia CONFAPI/U.N.I.COOP. PESCA /Associazione Nazionale Autonoma Piccoli SICILIA Imprenditori della Pesca
Comunicato Stampa
I rispettivi consigli regionali, al completo, di ANAPI PESCA e di UNICOOP PESCA, convocati venerdì 06 Giugno 2008 presso la sede di Unicoop pesca Palermo/Porticello, presieduti dai rispettivi Pre.ti reg.li Piero Forte e Pietro Gianquinto ha affrontato il tema della crisi del comparto/Filiera della Pesca Siciliana, problematica che, alla luce della ormai formata Giunta di Governo Regionale e della delega affidata al nuovo Assessore regionale alla Cooperazione e Pesca, On. Roberto Di Mauro, deve essere affrontata dagli organismi regionali competenti per mettere in campo le soluzioni più idonee a risolvere e/o alleviare la grave crisi che da anni perdura nelle marinerie siciliane ma che oggi ha raggiunto l'apice.
Nel merito è stato già chiesto all'Assessorato Regionale alla Pesca una convocazione urgente del consiglio regionale della pesca su questi temi.
Hanno partecipato all'incontro il Pres.te naz.le di Anapi pesca , Ivan Corea, il V.Pres.te naz.le G.ppe Spinosa, il Pres.te naz.le Unicoop pesca, F.sco Zizzo, il Direttore tecnico Unicoop pesca Natale Amoroso, il Direttore dell.ANAPI Pesca Andreea Valentina Scarlas, il responsabile di Federpesca Palermo Franco Aiello, il componente del C.R.P. per l' Union Camere di Commercio di Palermo Salvatore Sarcì, il componente del C.R.P. e Pres.te il Consorzio Ittico Peloritani Ionici Aldo Cerreti, una delegazione di pescatori del Messinese e del Palermitano, il Deputato all'ARS On.le Salvino Caputo, che ha voluto partecipare al consesso l'interrogazione parlamentare sulla richiesta dello stato di emergenza per il settore pesca isolano. Si è registrata, infine, la solidarietà al settore ed alle due associazioni, da parte dell.On.le regionale Corona
In sintesi le proposte di Anapi pesca e Unicoop pesca Sicilia all' Assessore regionale alla pesca condivise dai partecipanti che sebbene in alcuni punti, hanno più una rilevanza nazionale. Il Consiglio congiunto ha ritenuto che la Regione Siciliana, in virtù dello statuto autonomo che le conferisce potere esclusivo in materia di pesca all'interno delle proprie acque territoriali (entro le 12 miglia), debba farsi carico delle rivendicazioni del settore pesca e delle imprese pesca isolane, anche nei confronti del Governo italiano, per rappresentare al meglio, gli interessi di un comparto che da lavoro a migliaia di famiglie di pescatori e dell'indotto ad essi collegato e rappresenta il 30% dell'intero fatturato e della flotta italiana.
PROPOSTE
1) Fermo temporaneo di almeno 45 gg dell' attività di pesca. Un periodo ponte che ci consentirebbe tempo per aprire negoziati con il governo regionale e nazionale per trovare ulteriori soluzioni a brevissimo termine per le imprese di pesca siciliane. Gli indennizzi del fermo devono riguardare, tanto gli armatori che gli imbarcati. 2) Accordi tra il Governo Regionale e le società petrolifere a partecipazione regionale (IP) per una riduzione regionale del prezzo del gasolio e avvio della valutazione di quei progetti immediatamente cantierabili per l'utilizzo di carburanti alternativi al gasolio (già il 17 dicembre 2007 ANAPI, dopo un anno di studi e ricerche, aveva proposto al Governo Nazionale di allora un progetto, realizzabile in 6 mesi, per l'uso di un carburante ecologico, non inquinante, con un costo del 50% in meno del gasolio). 3) La Rimodulazione dei fondi FEP, prevedendo un aumento, adeguato a questa emergenza, della percentuale di aiuti per il fermo temporaneo. 4) La regione Siciliana deve farsi carco di una richiesta nei confronti dell'(UE) vertente ad una deroga transitoria alle norme sugli aiuti di Stato per mettere in atto tutte le misure necessarie a sostenere le imprese di pesca e della filiera con la proposta di innalzamento dell'attuale de minimis sul caro gasolio fino al tetto massimo di euro 100.000,00 per impresa di pesca nel triennio 2008/10. 5) Proroga all'applicazione del Pacchetto Igiene alle imprese ittiche, che prevede che, entro il 1 luglio 2008, tutti i pescatori debbano avere sostenuto un corso di formazione al termine del quale viene rilasciato un attestato sostitutivo dell'ex librett0 sanitario. Viste le difficoltà del momento, è impossibile rispettare questo termine. Si richiede una proroga di almeno un anno, per permettere agli oltre 10.000 pescatori siciliani di essere messi nelle condizioni di dotarsi di detto attestato 6) Una riorganizzazione della Direzione Regionale Pesca. L'attuale organico va rafforzato/integrato potenziandolo sia dal punto di vista professionale che funzionale. In tal modo alla luce della gestione dei prossimi bandi FEP si eviterebbero gli errori causati dalla passata programmazione dei POR 2000/2006. 7) Ferrettare. Decretare l'operatività della pesca entro le acque territoriali (12 miglia), nel rispetto si intende, delle limitazioni riportate nella licenza di pesca. Successivamente sulla scia di quanto fatto dal MIPAF con il decreto del 08/05/08 estensione dell'operatività delle unità da pesca dell'isola di Ponza autorizzate all'uso dell'attrezzo ferrettara fino a 18 miglia dalla costa. Estendere, con proprio decreto e per le stesse motivazioni del D.M. suddetto alle unità da pesca autorizzate iscritte nei compartimenti marittimi siciliani, la possibilità di esercizio della ferrettara fino alle 18 miglia dalla costa. 8) Quote Tonno Rosso (TAC) Si ritiene eccessiva la riduzione del 3% alla quota in capo ai palangari a favore della circuizione-tonnare volanti, soprattutto perché insistono nel territorio siciliano molte imprese di pesca con il palangari che in tal modo vengono ulteriormente penalizzate ed anche, nella considerazione che, molte di esse, pur avendone fatto richiesta di quota tonno, attualmente risultano sprovviste. In tale senso è necessario procedere ad una più equa ripartizione che tenga in conto del disagio delle nostre imprese di pesca al palangari. 9) Trattamento di disoccupazione: legato all'asse prioritario del FEP . Misure socio economiche-Un vero e proprio ammortizzatore sociale per le giornate di lavoro non effettuate, prendendo come base un numero minimo di giornate garantite pari a 160. 10) Lavori usuranti: il lavoro a bordo sembra già rientrare nelle mansioni usuranti in base all'Art. 2 del Decreto 19 maggio 1999 del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, che recita infatti dei lavori espletati in spazi ristretti e di mansioni di bordo. Si sarebbe potuto inserire già nell'ATTO CAMERA 3194 il seguente Emendamento : All' articolo 46-quater inserire il seguente comma : "Il lavoro a bordo delle imbarcazioni da pesca rientra fra le mansioni particolarmente usuranti ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1, commi da 34 a 38 della legge 8 agosto 1995, n. 335 e successive modifiche. 11) Il D.L. 8 aprile 2008 n.59 a REGIME SANSIONATORIO IN DIPENDENZA DELLE PROCEDURE DI INFRAZIONE UE, passato alla Camera con l'art. 8 non modificato, chiediamo alla commissione al Senato di modificare i valori eccessivi delle sanzioni pecuniarie previste. Esagerate per il settore della pesca. Che se convertite in legge e quindi applicate potrebbero costituire una mazzata definitiva al settore 11) Eliminare l'obbligo di abbattere la potenza dei motori per accedere ai contributi FEP. Riteniamo un contro senso il fatto che le nostre imprese di pesca per sostituire gli apparati motori ..obsoleti/vetusti, molto spesso anche causa di fattore di mortalità in mare, debbano addirittura ridurre la potenza motore originaria. Il tutto a discapito della sicurezza della vita in mare. 12) Attuzione delle misure sulla fiscalità, con la conferma dei benefici fiscali e previdenziali contenuti nella legge 30/98 e l.inserimento dei prodotti ittici nel regime IVA agevolato di prima fascia. Totale equiparazione, fatto salvo il trattamento di miglior favore, dell.Imprenditore Ittico a quello Agricolo
Nota
Per quanto attiene all'emergenza caro gasolio si rimane in attesa degli incontri già predisposti dal Ministro, per l'11/06/08 con le AA. di CC. e di quello successivo del 17/06/08, sulla base del quale ci si confronterà con i Ministri della pesca Spagnolo, Francese, Portoghese e Greco nella riunione che si svolgerà a Roma, per delineare un percorso comune nella prossima riunione del 23 giugno p.v. a Bruxelles".
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