Spadafora e dintorni: Martedì da incubo
L'apocalisse. Ecco cosa ha vissuto per tutta la giornata di ieri la comunità di Spadafora(nella foto) il centro più danneggiato dalle fiamme che hanno tenuto in scacco la costa tirrenica tra la Litoranea Nord di Messina fino a Rodì Milici, soprattutto a causa del forte vento di scirocco che ha sferzato l'area per tutto il giorno, alimentando così il fuoco divenuto incontrollabile. Autostrada chiusa a singhiozzo, la Statale 113 paralizzata fino a tarda notte, dispiegamento di forze dell'ordine in tutto il territorio. Il bilancio, provvisorio, racconta di due persone intossicate ricoverate all'ospedale di Milazzo e di un terzo, trasportato d'urgenza al Policlinico di Messina e operato nella notte a causa delle ustioni sul 30% del corpo. I feriti, tutti residenti a Spadafora, nella frazione San Martino la più da colpita dal rogo. I danni nel centro spadaforese sono ingenti, ma al momento non ancora quantificabili.
Intanto l'emergenza incendi si è spostata verso Messina. Tra le fiamme Salice e la Panoramica, dove da questa mattina brucia la campagna. Sono al lavoro Forestale e Vigili del Fuoco, supportati dall'arrivo di due canadair, che stanno spegnendo i focolai più a rischio, e delle squadre di Reggio Calabria.
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