Regione Varato l'esecutivo. Tra gli assessori nè donne nè politici messinesi
Formica "punito". Silurati Dina (Udc), Caputo (An) e Giulia Adamo (Fi). In settimana le deleghe "sulla base delle competenze". Chi sono e cosa hanno fatto i nuovi assessori.
Due magistrati Massimo Russo e Giovanni Ilarda; il politico a capo del movimento contrario alle trivelle nel Val di Noto Pippo Sorbello(nella foto); mister 30mila voti Antonello Antinoro (Udc) e l'outsider che non t'aspetti Luigi Gentile (Pdl-An) di Raffadali (Ag), il paese natale dell'ex governatore Totò Cuffaro. Fanno tutti parte della squadra dei 12 assessori, nominati ieri sera dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo (Mpa).
Dopo lunghe trattative, veti incrociati e strali infuocati anche all'interno dei singoli partiti del centrodestra che hanno dovuto trovare prima l'intesa sulle candidature per le amministrative del 15 e 16 giugno, dunque Lombardo a 40 giorni dal voto che lo ha portato a Palazzo d'Orleans ha la sua giunta. Tre sono gli assessori "tecnici", oltre a Ilarda e Russo, c'è Giovanni La Via, docente universitario di Catania, già assessore con delega all'Agricoltura nell'ultimo governo Cuffaro. Non mancano le sorprese, a cominciare da Luigi Gentile, ex consigliere provinciale ad Agrigento, eletto per la prima volta all'Assemblea regionale poco più di un mese fa nel suo collegio a Raffadali.
Per An entra in giunta anche Carmelo Incardona, ragusano, deputato già nella passata legislatura ed ex presidente della commissione regionale Antimafia. Rimangono fuori dunque Santi Formica, che più di tutti aveva criticato le scelte verticistiche del partito mettendosi in contrapposizione col reggente nazionale Ignazio La Russa. È stato proprio il ministro ad anticipare di qualche ora la mossa di Lombardo, annunciando ufficialmente che An aveva comunicato i propri nomi, scelti tra «i deputati eletti all'Assemblea». Il braccio di ferro in An è costato il posto in giunta anche a Salvino Caputo e ad Angelo Sicali, l'uomo del correntone di Gianni Alemanno, indicato tra i papabili assessori e contro cui si sono schierati i deputati siciliani.
Forza Italia sarà rappresentata nel governo da Titti Bufardeci, ex sindaco di Siracusa appena eletto all'Ars, da Michele Cimino, presidente della commissione Bilancio nell'ultimo governo e da Francesco Scoma, anche lui con un passato da assessore al Lavoro. Fuori dunque Giulia Adamo, ex presidente della provincia di Trapani, indicata come possibile assessore, e Innocenzo Leontini, anche lui con le stesse ambizioni, indicato nelle more come capogruppo. I nomi dei tre forzisti sono la sintesi del confronto, anche in questo caso «acceso» tra la corrente che fa capo al sottosegretario Gianfranco Miccichè e gli uomini più vicini al segretario regionale e ora Guardasigilli Angelino Alfano.
Perde un assessore, rispetto agli equilibri che il centrodestra sembrava avere raggiunto, l'Udc che sarà rappresentata da Antonello Antinoro(nella foto) e Pippo Gianni, mentre rimane fuori Nino Dina, ex capogruppo all'Ars, incarico già assegnato dal partito a Rudy Maira.
Per l' Mpa, il partito di Lombardo, in giunta Pippo Sorbello, già sindaco a Melilli, e Roberto Di Mauro, ex capogruppo all'Ars.
«La prossima settimana convocherò gli assessori – ha detto il presidente – per valutare insieme competenze, esperienze e vocazioni, dopo di che assegnerò le deleghe».
Per i due magistrati si tratta di un passaggio dalle aule di Tribunale ai Palazzi della politica. Sia Ilarda che Russo hanno un curriculum di lunga permanenza nelle funzioni inquirenti. Ilarda, 56 anni palermitano, come sostituto procuratore generale presso la Corte d'appello ; Massimo Russo, 47 anni di Mazara del Vallo, allievo del giudice Paolo Borsellino, memoria storica della lotta alla mafia trapanese, e da luglio del 2007 vicecapo del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia.
Ilarda sposato con una notaio, una figlia, per anni alla Procura di Palermo, condusse le indagini sulla cosiddetta Tangentopoli siciliana.
Massimo Russo, in magistratura dal 1987, nel '94 è arrivato alla procura di Palermo con delega alle indagini sulla mafia trapanese.
Dopo lunghe trattative, veti incrociati e strali infuocati anche all'interno dei singoli partiti del centrodestra che hanno dovuto trovare prima l'intesa sulle candidature per le amministrative del 15 e 16 giugno, dunque Lombardo a 40 giorni dal voto che lo ha portato a Palazzo d'Orleans ha la sua giunta. Tre sono gli assessori "tecnici", oltre a Ilarda e Russo, c'è Giovanni La Via, docente universitario di Catania, già assessore con delega all'Agricoltura nell'ultimo governo Cuffaro. Non mancano le sorprese, a cominciare da Luigi Gentile, ex consigliere provinciale ad Agrigento, eletto per la prima volta all'Assemblea regionale poco più di un mese fa nel suo collegio a Raffadali.
Per An entra in giunta anche Carmelo Incardona, ragusano, deputato già nella passata legislatura ed ex presidente della commissione regionale Antimafia. Rimangono fuori dunque Santi Formica, che più di tutti aveva criticato le scelte verticistiche del partito mettendosi in contrapposizione col reggente nazionale Ignazio La Russa. È stato proprio il ministro ad anticipare di qualche ora la mossa di Lombardo, annunciando ufficialmente che An aveva comunicato i propri nomi, scelti tra «i deputati eletti all'Assemblea». Il braccio di ferro in An è costato il posto in giunta anche a Salvino Caputo e ad Angelo Sicali, l'uomo del correntone di Gianni Alemanno, indicato tra i papabili assessori e contro cui si sono schierati i deputati siciliani.
Forza Italia sarà rappresentata nel governo da Titti Bufardeci, ex sindaco di Siracusa appena eletto all'Ars, da Michele Cimino, presidente della commissione Bilancio nell'ultimo governo e da Francesco Scoma, anche lui con un passato da assessore al Lavoro. Fuori dunque Giulia Adamo, ex presidente della provincia di Trapani, indicata come possibile assessore, e Innocenzo Leontini, anche lui con le stesse ambizioni, indicato nelle more come capogruppo. I nomi dei tre forzisti sono la sintesi del confronto, anche in questo caso «acceso» tra la corrente che fa capo al sottosegretario Gianfranco Miccichè e gli uomini più vicini al segretario regionale e ora Guardasigilli Angelino Alfano.
Perde un assessore, rispetto agli equilibri che il centrodestra sembrava avere raggiunto, l'Udc che sarà rappresentata da Antonello Antinoro(nella foto) e Pippo Gianni, mentre rimane fuori Nino Dina, ex capogruppo all'Ars, incarico già assegnato dal partito a Rudy Maira.
Per l' Mpa, il partito di Lombardo, in giunta Pippo Sorbello, già sindaco a Melilli, e Roberto Di Mauro, ex capogruppo all'Ars.
«La prossima settimana convocherò gli assessori – ha detto il presidente – per valutare insieme competenze, esperienze e vocazioni, dopo di che assegnerò le deleghe».
Per i due magistrati si tratta di un passaggio dalle aule di Tribunale ai Palazzi della politica. Sia Ilarda che Russo hanno un curriculum di lunga permanenza nelle funzioni inquirenti. Ilarda, 56 anni palermitano, come sostituto procuratore generale presso la Corte d'appello ; Massimo Russo, 47 anni di Mazara del Vallo, allievo del giudice Paolo Borsellino, memoria storica della lotta alla mafia trapanese, e da luglio del 2007 vicecapo del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia.
Ilarda sposato con una notaio, una figlia, per anni alla Procura di Palermo, condusse le indagini sulla cosiddetta Tangentopoli siciliana.
Massimo Russo, in magistratura dal 1987, nel '94 è arrivato alla procura di Palermo con delega alle indagini sulla mafia trapanese.
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