PRG di Lipari: Il punto
Il Prg di Lipari ha superato lo scoglio della fase comunale il cui ultimo atto è stata la consegna al sindaco di Lipari Mariano Bruno da parte del professor Giuseppe Gangemi(componente dell'equipe dei progettisti) del documento finale. Delle 600 osservazioni presentate alla stesura originaria del PRG l'equipe dei progettisti, guidata dal professor Nicola Giuliano Leone, ne ha ritenuto non accoglibili il 41%, il 20% parzialmente accoglibili, il 7% non valutabili poiché non hanno alcun riferimento con lo strumento urbanistico, il 32% accoglibili. Scatta adesso la fase due cioè l'invio del PRG alla DRU, la direzione regionale urbanistica. I tempi previsti per l'istruttoria sono di 270 giorni ma, in questa fase, è di notevole rilevanza il fatto che il piano diventa “efficace ed esecutivo anche se non ancora approvato”. Ciò significa che l'ufficio tecnico comunale dovrà tenerne obbligatoriamente conto in caso di richiesta di concessioni edilizie. In questo senso il professor Cangemi ha auspicato che “gli uffici si attrezzino per gestire il momento di transizione”. Ultimato il percorso alla DRU il PRG di Lipari sbarcherà alla Regione che lo valuterà e avrà 270 giorno per approvarlo o rigettarlo. Nel caso di rigetto saranno però fatti salvi i procedimenti e le autorizzazioni in corso. Nella migliore delle ipotesi, dunque, il PRG di Lipari, commissionato nel lontano 1987, sarà approvato tra circa due anni. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Mariano Bruno che ha parlato di “traguardo storico” e di “rispetto degli impegni presi con la cittadinanza”. Il professore Gangemi ha puntualizzato le non poche difficoltà incontrate per il sovrapporsi sul territorio isolano di vincoli su vincoli. “Basterebbe- ha detto- un piano che in qualche modo preveda sia la tutela del territorio che il suo sviluppo. Invece qui i piani non si contano quasi più”.
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