Messina: Per Provincia e comune in casa PDL è una "Babele"
Il centrodestra? Una babele. Un passo in avanti e uno, o uno e mezzo, indietro. L'accordo – che andrà trovato – sarà ufficializzato solo tra stasera, nella più ottimistica delle ipotesi, e giovedì.
Difficile tratteggiare il quadro della situazione.
A Catania, sponda Mpa e segmenti forzisti, giurano: accordo chiuso, va solo metabolizzato. Ma a Messina tutti negano: da Buzzanca a D'Alia, passando per Ricevuto e lombardiani speranzosi più degli altri che il dado sia davvero tratto.
Si sgonfia l'ipotesi Leonardi. Nanni Ricevuto, che oggi a Roma incontra Berlusconi, lascia ferma la sua candidatura a presidente della Provincia, supportato da An e Udc, e da parte di Fi, più romana che messinese (Cicchitto e Schifani). L'Mpa Carmelo Lo Monte resta a sua volta candidato al vertice di Palazzo dei leoni, ma, va detto chiaramente, non gode dei sorrisi di An e Udc. Lo Monte tenterà, magari non proprio lui direttamente, di "sedurre", nell'ampio contesto diplomatico attivato dai leader del centrodestra in Sicilia, i potenziali partner attualmente riluttanti. Altro dato certo: Buzzanca, la cui candidatura a sindaco rappresenta – stando così le cose – un tassello fermo, almeno oggi, potrebbe abbandonare il campo qualora dovesse cambiare il quadro d'insieme. Insomma, senza Udc, il deputato regionale di An non scende in campo. Sicché, tra le ipotesi registrate ieri, il "dirottamento" di un candidato Mpa «condiviso» a sindaco – Antonio Andò? – e vertice di Palazzo dei Leoni al Pdl. Ma è esperibile un percorso del genere? Si arriverà a sciogliere i nodi a ridosso del primo giorno utile per la presentazione delle liste.
A Messina – poi amplieremo il campo – regge dunque l'asse tra An e Udc. Fi sembra essere nelle mani dell'on. Castiglione, plenipotenziario in tema di trattative dopo la nomina di Angelino Alfano a Guardasigilli.
A Messina – poi amplieremo il campo – regge dunque l'asse tra An e Udc. Fi sembra essere nelle mani dell'on. Castiglione, plenipotenziario in tema di trattative dopo la nomina di Angelino Alfano a Guardasigilli.
Dunque, Lo Monte(nella foto) non molla, Ricevuto neppure, Buzzanca resiste e "minaccia" di gettare lo scompiglio tra le file del centrodestra, Leonardi viene tolto dal tavolo (ma non si sa mai...), D'Alia apre all'Mpa ma su Palazzo Zanca, Fabio D'Amore resta sospeso tra una candidatura civica e una sorretta dai lombardiani che però in caso di intesa dovrebbero indurlo a fare un passo indietro.
In questo contesto il 22 maggio si insedia l'Ars, ovvero il giorno successivo alla scadenza dei termini per la presentazione delle liste amministrative, e l'esecutivo Lombardo non salperà prima del successivo week-end.
In questo contesto il 22 maggio si insedia l'Ars, ovvero il giorno successivo alla scadenza dei termini per la presentazione delle liste amministrative, e l'esecutivo Lombardo non salperà prima del successivo week-end.
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