Messaggio del Presidente della Regione in occasione del 62° anniversario dello Statuto Siciliano
Il 62° anniversario dell’approvazione dello Statuto regionale, si celebra quest’anno a pochi giorni dall’insediamento del nuovo Governo della Regione. Si è avviato un nuovo percorso politico e istituzionale fortemente voluto dai siciliani che hanno espresso un ampio consenso al valore dell’autonomia, da sempre alla base della nostra esperienza politica ed amministrativa.
Lo Statuto è il frutto di una tensione civile e di uno slancio politico con cui siciliani illustri, cattolici e laici seppero conseguire una felice sintesi tra autonomia e unità nazionale. Quell’importante atto politico, riconobbe alla Sicilia prerogative e competenze di assoluto rilievo, come indubbia testimonianza del valore e dell’importanza della sua tradizione e delle sue particolarità.
Il rinnovato interesse per i temi del federalismo e la riforma costituzionale, hanno ridato attualità alla nostra esperienza autonomistica. Lo Statuto rappresentò, infatti, una scelta anticipatrice di quello stato federale che oggi da più parti viene indicato come più consono a dare risposte ai bisogni della gente.
Da 62 anni l’Autonomia siciliana dimostra la compatibilità fra bisogno di solidarietà e necessità d’autogoverno locale. Il Principio di sussidiarietà è il punto di snodo d’ogni scelta politica perché capace di coniugare libertà e autonomia, nel pieno rispetto del valore della persona e del ruolo delle istituzioni.
L’autonomia resta strumento principe per favorire una crescita non solo materiale, ma anche spirituale e culturale della nostra comunità siciliana. La sua attualità è ormai un dato ampiamente riconosciuto.
Abbiamo le risorse e le energie per costruire un futuro di sviluppo e di pace, nel solco della lunga tradizione che ci ha visto per millenni al centro del mediterraneo popolo accogliente e ospitale.
Le prerogative statutarie ci consentono di svolgere pienamente questo compito con l’impegno di offrire alle future generazioni, e a quanti vorranno venire in Sicilia per vivere e produrre, una regione moderna e in grado di garantire le migliori opportunità per essere luogo della multiforme libertà europea.
Questo impegno si esprime primariamente in una convinta lotta alla criminalità organizzata, per far in modo che i lusinghieri risultati conseguiti dalle forze dell’ordine, dalla magistratura e dai tanti cittadini che ogni giorno ad essa si ribellano, con tutte le conseguenze che tali atti eroici comportano, diventino sempre più patrimonio condiviso di tutti i siciliani, che possano in tal modo vedere sempre più vicino il giorno in cui la nostra terra sia resa libera dalla mafia.
Altrettanto decisivo è l’impegno con il quale intendiamo ammodernare la nostra rete infrastrutturale, così da renderla moderna ed efficiente, al pari di quella del resto del paese, unitamente al ruolo della Pubblica Amministrazione che deve sempre più essere “amica” dei cittadini e strumento a servizio della Sicilia e dei siciliani.
Dalla famiglia e dalla persona centro vitale della società può dispiegarsi un’azione culturale, sociale e politica cui le istituzioni debbono saper dare sostegno e ausilio, valorizzando in tal modo tutte le autonomie.
Ai giovani va riconosciuto il diritto al lavoro in Sicilia e ad una esistenza dignitosa nella quale costruire un futuro carico di certezze e speranze.
Questo è lo spirito del nostro Statuto e a questo intendiamo far riferimento per la nostra azione presente e futura, a 62 anni da quel 15 maggio del 1946.
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