La "dipartita" del CST. Lettera e foto di Pietro Lo Cascio
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La lunga saga di questa struttura, realizzata a suo tempo con uno sforzo economico a dir poco notevole (circa 4 miliardi di vecchie lire) e la cui gestione negli ultimi anni era stata affidata a una cooperativa femminile e alla “supervisione” dell’ex assessore al turismo Pino Longo, termina dunque con una copertura posticcia in plastica?
Lo ignoro. Ma fin qui, nulla di grave. Il problema è costituito dal fatto, semmai, che lo ignorino anche i turisti, indirizzati dalle guide, dai cartelli sparsi nel centro storico e dalle persone che negli anni avevano ormai appreso l’esistenza parallela di un “centro informazioni” alternativo alla vecchia “Azienda Soggiorno e Turismo” di Lipari. I turisti non conoscono le nostre vicende amministrative, né i problemi dei lavoratori precari cui qualche assessore, sotto le elezioni, garantisce la stabilizzazione. Semplicemente, vengono a trascorrere una vacanza, e magari cercano qualche informazione. E non è agevole ottenere informazioni da un ufficio che non si annuncia al pubblico, nemmeno con un cartello all’ingresso".
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