Amministrative: Lo Monte ci sta. Il centro destra salpa "unito"
Francesco Celi(Gazzetta del sud)
Al contrario di Garibaldi, l'on. Lo Monte non aveva riportato nessuna vittoria, come invece a Bezzecca l'eroe dei due mondi, e la strada, in questo caso per Messina, Trento nell'altro, appariva tutt'altro che spianata. E tuttavia la risposta è stata identica, non a Vittorio Emanuele II, ma al governatore della Sicilia unita sotto le insegne del centrodestra, Raffaele Lombardo: obbedisco!
L'on. Lo Monte palesa serenità. Gli esiti del vertice romano della svolta, che ha apposto il sigillo anche dell'Mpa sulle candidature a sindaco di Peppino Buzzanca e a presidente della Provincia di Nanni Ricevuto, lo consegnano al popolo del centrodestra con il sorriso sulle labbra, immaginando magnifiche sorti e progressive. «Non mi resta», ha commentato, «che fare un passo indietro. Le posizioni personali nulla sono rispetto al valore dell'unità della coalizione e a un progetto, quello dell'Mpa e del presidente Lombardo, che ha dimensioni nazionali e regionali. Noi le cose vogliamo cambiarle davvero nell'interesse della collettività. Quindi, nessuna personalizzazione. I nostri programmi, però, non sono negoziabili».
E il sostegno prima offerto e poi ritirato a Fabio D'Amore? «Con D'Amore», conclude il leader dell'Mpa in provincia, «c'è stato un avvicinamento per comprendere quale fosse il grado di compatibilità, l'unità del centrodestra ha superato l'ipotesi». Sarà, ma non è peregrino immaginare che si trattasse solo di un cuneo. Indebolitosi via via.
Dunque, centrodestra unito al voto. Altra cosa il verdetto delle urne e l'unità delle truppe. Buzzanca e Ricevuto preparano le squadre; ieri sera, soprattutto il presidente provinciale di An ha lavorato a questo. Assetti comunque definiti: vicesindaco all'Udc (Carmelo Santalco?) e vicepresidente della Provincia all'Mpa (Daniela Bruno?); presidenze dei Consigli incrociate (Udc alla Provincia, Mpa al Comune). Ma, naturalmente, ci sarà da fare i conti con il centrosinistra. Francantonio Genovese, candidato sindaco di Pd, IdV, Verdi e Sinistra Democratica, è esponente politico straordinariamente radicato, sarà supportato da liste molto competitive e ha pari chance di vittoria rispetto a Buzzanca.
I numeri, emersi dalle recenti consultazioni nazionali e regionali, danno il centrodestra favorito nella corsa alla Provincia, e non avere l'Mpa contro oggettivamente facilita il compito, ma il Pd è forza trainante anche al di là del capoluogo e Paolo Siracusano, impegnato in un vasto giro nel Messinese, giocherà per intero la sua partita. Vedremo gli esiti.
Oggi intanto si metterà un altro punto fermo: conosceremo quante formazioni concorreranno per Palazzo Zanca e Palazzo dei leoni, su quali forze potranno contare i principali contendenti ma anche Fabio D'Amore, terzo incomodo al Comune, Rosario Ansaldo Patti, espressione delle formazioni di sinistra, Saro Visicaro (società civile) e Filippo Clementi. Alla presidenza della Provincia, oltre a Ricevuto e Siracusano, ambiscono Santì La Rosa (Pdci, Prci) e Giuseppe Scalisi (Fn). Quadro meno tortuoso.
Dal centrodestra si leva intanto una vocina di dissenso. È quella di Francesco Caponnetto, responsabile del collegio di Messina della Democrazia Cristiana il cui leader è il sottosegretario Giuseppe Pizza. Caponnetto lamenta la marginalizzazione del suo partito.
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