Ginostra: Ma il pontile è ubicato nella zona migliore?
A Ginostra la quiete che segue la tempesta. In attesa che inizino i lavori per rendere nuovamente e pienamente agibile la struttura si nota ovunque il segno lasciato dall’impetuosità del mare, griglie del pontile scardinate e trascinate vie, una struttura fortemente danneggiata e dove gli aliscafi di linea, con tanta buona volontà, attraccano grazie alla lunga passerella in alluminio arrivata da Lipari considerato che quella di Ginostra è stata spazzata. Intanto sono sbarcati nel piccolo borgo dell’isola di Stromboli l’ing. Eugenio Ferraco della ditta Scuttari di Chioggia, l’ing. Francesco La Spada, alcuni componenti del Dipartimento della protezione civile e tecnici per effettuare i rilievi necessari per l’apertura del cantiere che dovrà lavorare ad una migliore protezione del pontile. In via immediata si dovrebbe intervenire per mettere in sicurezza la scogliera frangiflutti ulteriormente danneggiata dalle mareggiate pasquali. Guardando la foto della mareggiata (vedi sopra) e raccogliendo perplessità sempre più crescenti non ci si può esimere da qualche considerazione.
Certo Ginostra aveva e ha bisogno di un approdo, di affrancarsi dalla schiavitù del rollo( la famosa barchetta che trasportava passeggeri e merci) ma qualche dubbio sull’area dove è stata ubicata la struttura di protezione civile è più che logico. Dubbio che non è solo il nostro, sicuramente poco esperti, ma anche e soprattutto di chi invece esperto di mare e di quella zona in particolare lo è. Speriamo di no, principalmente per la gente di Ginostra, ma non vorremmo ritrovarci domani o dopodomani a dover commentare ulteriori interventi (costosi) di rattoppo dei danni causati dal mare in quella struttura. Già adesso se si fanno i conti ci si accorge che forse questi soldini potevano essere utilizzati meglio e non gettati a mare…nel vero senso della parola.
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