Eolie: Porti si, ma non così.....abbandonati
“Porti si ma non cosi….abbandonati e disastrati”. Parafrasando lo slogan coniato da coloro che si sono opposti alla portualità integrata di Lipari, proposta da Condotte d’acqua, poniamo l’accento su una fase di forte stallo che si registra nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza dei porti delle isole del comune e negli interventi di dragaggio di alcuni fondali portuali. A Lipari cresce il fermento tra barcaioli e operatori del settore turistico di Marina Corta che assistono impotenti al blocco dei lavori di prolungamento del molo. Lavori che sono fermi da prima di Pasqua mentre si susseguono le giustificazioni: dapprima le avverse condizioni meteo, adesso la preparazione del materiale, che dovrà essere versato all’interno dei tre cassoni del prolungamento, da realizzarsi fuori dall’isola.
Non va meglio a Ginostra dove lo sbandierato tempestivo intervento di messa in sicurezza del molo, fortemente danneggiato dalle mareggiate pasquali, di rapido non ha assolutamente nulla. Anzi tutto il contrario. Quei pochi massi posizionati dalla ditta Scuttari di Chioggia(la stessa che si è aggiudicata i lavori di Marina Corta e Sottomonastero) sono già stati spazzati via dal mare. E tra tocchi e ritocchi e mare “predatore” si rischia di assistere alla “tela di Penelope 2”. Profumatamente pagata.
A Stromboli entrambi i lati del pontile di Scari necessitano di essere dragati(lavoro già affidato ma fermo al palo). Per l’approdo di Ficogrande, rientrante fra quelli finanziati nell’ambito della messa in sicurezza, si sa solo che è stata demolita la vecchia struttura e che poi la ditta ha tolto gli “ormeggi”. L’ing. Fabio Arena del Genio Civile opere marittime ieri a Lipari ha annunciato che si sono resi necessari dei sondaggi e che i lavori riprenderanno a breve.
Lavori “implorati” anche ad Alicudi dove la messa in sicurezza del porto non solo è, fino ad oggi, solo sulla carta ma vi è anche il problema, segnalato dal consigliere Lo Cascio, degli aliscafi che rischiano di “cozzare” sui fondali insabbiati. Talmente insabbiati che la Siremar rilascia biglietti solo “con riserva”. Di approdare naturalmente. Anche qui garanzie di ripresa immediata. Lamentele arrivano anche da Panarea.
E dire che l’amministrazione Bruno ha profuso tutto il suo impegno affinché si arrivasse ad un miglioramento delle realtà portuali, di concerto con il Genio civile opere marittime dove previsto e con le proprie forze nel caso dei dragaggi. Il rischio è adesso di vanificare il lavoro fatto e creare difficoltà in vista dell’estate.
Per fare il punto della situazione, stante anche le proteste dei cittadini, si sono incontrati a Lipari il sindaco Mariano Bruno, gli ing. Fabio Arena e Francesco La Spada, il rappresentante della ditta Scuttari di Chioggia e il dott. Lelio Finocchiaro, esperto del sindaco per la portualità. Si è parlato di sollecitazioni alle ditte che si sono aggiudicate gli appalti ma, in qualche caso, sono state evidenziate perplessità sulla forza lavoro di qualche impresa che, anche per questo, starebbe rallentando notevolmente.
L’ing. Fabio Arena ha anche ufficializzato che il “contestato” approdo di Sottomonastero, accogliendo le richieste degli esperti locali del settore, sarà spostato di ventina metri rispetto al progetto originale. Adesso però, è fuor di dubbio, dai buoni propositi e dai progetti bisogna passare ai fatti concreti ricorrendo, ove vi siano i presupposti, alle penali già previste e verificando l’adeguatezza di personale e mezzi agli impegni assunti, a volte anche su più cantieri.
Nella foto: Il pontile di Marina Corta...quando si lavorava
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