Costituita la società per l'aeroporto del Mela
È decollata dalle piste della politica la società "Aeroporto del Mela Scarl": la grande e difficile scommessa dell'Amministrazione Leonardi al volgere del suo mandato alla Provincia e dei sindaci di 80 comuni messinesi. È, come si legge, «una società consortile senza scopo di lucro nelle forma di società a responsabilità limitata». Così recita lo statuto firmato ieri, a Messina, nello studio del notaio Guido Monforte, dal presidente della Camera di Commercio Vincenzo Musmeci e dal commissario straordinario del Consorzio Asi, Venerando Lo Conti. L'obiettivo – spiega il neo presidente della "Aeroporto del Mela Scarl" Salvatore Leonardi, scelto dai due costituenti – «è la verifica della fattibilità, la progettazione e l'avvio della procedura di project financing per la realizzazione e gestione dell'Aeroporto del Mela. Contiamo, tra l'altro – aggiunge – sulle rassicurazioni fornite dall'ex presidente della Regione Cuffaro, su cui si è già pubblicamente impegnato il candidato Lombardo (e ne parleremo anche con la senatrice Finocchiaro) in merito alla certezza del cofinanziamento regionale: 40 milioni, la metà dell'importo dell'opera, stimato in circa 80 milioni»
Previsto un capitale iniziale di soli 10.000 euro: a gestire la "Scarl" sarà un Cda con 3 soli componenti (senza compensi fissi né gettoni di presenza, col solo rimborso delle spese di viaggio). Ne fanno parte i rappresentati di Asi e Camera di Commercio e Leonardi in questa fase prescelto "ad personam", per quanto, da presidente della Provincia, si è battuto per l'obiettivo, guidando gli 80 comuni alla firma dell'Accordo di programma. Al momento, infatti, né la Provincia né le municipalità entrano a far parte della società: ciò avverrà in un secondo tempo, dopo il responso sulla fattibilità tecnica che Leonardi ha già affidato all'equipe del prof. Karrer con un termine piuttosto breve (90 giorni) per pronunciarsi. E bisognerà passare indenni da queste forche caudine, visto che l'aeroporto è stato ubicato in un'area ricca di insediamenti industriali ed abitativi, vicino al torrente Mela, al confine tra Barcellona e Merì. Prima delle certezze sulla fattibilità non avrebbe senso allargare una società pubblica che punta al capitale privato.
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