Cateno De Luca tra i "più ricchi" di Sala d'Ercole
Estratto da un articolo di Mauro Cucè sulla Gazzetta del sud
Per il secondo anno di fila, tocca a lui il titolo di deputato più ricco dell'Assemblea regionale. Nunzio Cappadona (Udc), imprenditore siracusano, azionista di una quindicina di società quasi tutte del settore sanitario (anche cliniche e laboratori d'analisi) ha "chiuso" il 2007 con 460.408 euro. Lo si evince dalle dichiarazioni dei redditi dell'ultimo anno dei 90 deputati all'Ars. Ma c'è da dire che la situazione patrimoniale si riferisce al 2006, quindi l'incidenza sul reddito del ruolo di parlamentare riguarda soli sei mesi: si votò, infatti, a maggio.
Una classifica che vede al secondo posto il deputato messinese Cateno De Luca (Mpa). Il sindaco di Fiumedinisi ha clamorosamente scalato la classifica, passando dai 109 mila euro di dichiarazione del 2006 ai ben 300.524 euro del 207. Alla base del "boom" economico la vendita del 40% delle azioni della "Dionisio srl" da parte dell'esponente dell'Mpa, che di professione fa l'imprenditore di servizi. Si è concesso il "lusso" di mettersi alle spalle addirittura l'ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, secondo lo scorso anno, e sceso al quarto posto. Dietro l'ex governatore, un altro messinese. Si tratta dell'assessore alla Cooperazione, Antonino Beninati. L'esponente di Forza Italia, adesso Pdl, vanta 258 mila euro, frutto del suo impegno all'Ars e degli introiti della sua professione di ingegnere. Al settimo posto c'è l'ex presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè (Pdl) che chiude con 224 mila euro.
Piccola curiosità: i primi dieci della classifica dei più "ricchi" appartengono tutti al centrodestra. Ma veniamo agli altri parlamentari messinesi dell'Assemblea regionale. Tutti, peraltro, ricandidati nelle prossime elezioni del 13-14 aprile, ad eccezione di Sebastiano Sanzarello. Terzo dei peloritani, ventunesimo nel complesso, il deputato dell'Udc, Giovanni Ardizzone. L'avvocato peloritano ha dichiarato 183 mila euro, 14 mila in più rispetto all'assessore regionale al Lavoro, Santi Formica. Il medico chirurgo di Alleanza Nazionale, candidato sotto la nuova bandiera del Popolo della Libertà, ha chiuso con 169.348 (37. in classifica). Subito dietro, in 38. posizione, Pippo Laccoto da Brolo. L'esponente del Pd "vanta" 167 mila euro e vince lo scettro del più ricco tra i messinesi del centrosinistra. Poco più indietro, Antonio D'Aquino, medico, che si piazza 43esimo con 160 mila euro. Cinquantunesimo è Filippo Panarello (Pd) con 146 mila euro.
L'urologo Sebastiano Sanzarello (Udc) dichiara 120 mila euro, mentre il deputato del Pd, Francesco Rinaldi (commercialista), cognato del segretario regionale del Partito democratico, Francantonio Genovese, si piazza 66esimo con 104 mila euro. Appaiati al 75. e al 76. posto, Maurizio Ballistreri e Concetto Calanna. L'ex socialista, candidato adesso con la lista Democratici Autonomisti, avvocato e docente, ha chiuso lo scorso anno con 91 mila euro; il dirigente sindacale di S. Salvatore di Fitalia, esponente del Pd, vanta 90 mila euro.
Il più "povero" dei deputati regionali è il messinese Carmelo Currenti, novantesimo e ultimo degli ultimi con 61 mila euro. Ma l'insegnante di Galladoro è in lizza per tornare all'Ars (candidato nel Pdl) e un sogno nel cassetto ce l'ha: che gli ultimi diventino i primi...
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