Trasporti marittimi: I sindaci provano a limitare i danni
“Da qualunque lato la si tiri la coperta resta sempre corta e a questo punto bisogna essere concreti e fare si che i tagli nei trasporti marittimi, proposti dalla Regione, diventino carezze”.
Sta in questa frase, pronunciata più volte ieri dal sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, la reale situazione che devono affrontare le Eolie dopo i tagli, per mancanza di fondi, preannunciati dalla Regione nell'ambito del nuovo bando per i trasporti marittimi integrativi che dovrebbe essere pubblicato il prossimo 15 marzo.
Per rendere più “dolci” o meno "amari" i tagli, senza penalizzare ulteriormente le comunità isolane, i sindaci Mariano Bruno(Lipari) e Massimo Lo Schiavo(Santa Marina), i rappresentanti dei comuni di Leni e Malfa, i consiglieri Rosaria Corda e Gesuele Fonti e il presidente della Federalberghi Vito Russo si sono ritrovati a Lipari. Di fronte all'out-out imposto da Palermo, che vuole avere in tempi strettissimi le proposte delle amministrazioni isolane, gli amministratori, pur se a denti serrati e auspicando che la Regione riveda la sua posizione, hanno lavorato per predisporre degli itinerari-orari il più efficienti possibili.
Il sindaco Bruno ha chiaramente affermato che “di fronte a questo colpo basso della Regione che non tiene assolutamente conto di come le Eolie siano interessate al 25% del movimento turistico siciliano, non si può che pensare a dare i migliori servizi possibili alle comunità più disagiate come quelle di Stromboli-Ginostra, Panarea, Filicudi ed Alicudi. Anche se sono convinto che le cifre stanziate non soddisfino assolutamente gli eventuali vettori interessati”.
Gli amministratori di Salina, dal loro canto, hanno anche ribadito il loro no all'ipotesi formulata, a livello regionale, di fare approdare i mezzi di linea o a S. Marina o a Rinella. “Il doppio scalo- ha detto il sindaco Massimo Lo Schiavo- è una conquista della comunità isolana e non siamo disposti a fare marcia indietro anche perchè le strade provinciali che collegano i tre comuni sono alquanto impervie e pericolose, oltre che dissestate”.
“Limate” le divergenze il piano alternativo dei comuni eoliani è pressochè pronto. Fra i collegamenti sacrificati sull'altare della mancanza di fondi vi è la seconda corsa estiva con la nave ro-ro, il collegamento con Palermo (anche se si vorrebbe tagliare solo l'opzione invernale) e il primo collegamento veloce estivo mattutino da Napoli. Basterà? Alla Regione l'ardua sentenza. Certo che è incredibile pensare come, a fronte di finanziamenti elargiti per lo sviluppo del settore turistico eoliano, dall'altra parte si pensi a tagli i mezzi di collegamento che i turisti dovrebbero trasportare.
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