Torna oggi come ogni 8 marzo la “Festa della donna” anche se ci sembra fortemente riduttivo concentrare in un giorno, dietro una mimosa, il nostro apprezzamento, il nostro rispetto a chi, da madre, sorella, moglie, figlia o amica, percorre insieme a noi una parte più o meno lunga della strada. Più che ad una festa preferiamo pensare alla giornata internazionale della donna, specie oggi che ricorre il centenario di un faticoso cammino che parte da una fabbrica e da una disgrazia. Ecco quindi che festeggiare la donna l'otto marzo, senza riconoscerle un ruolo fondamentale negli altri 364 giorni dell'anno, è fortemente riduttivo.
E allora più che un augurio, ci sembra giusto rivolgere rispetto e ammirazione ad una donna che sa essere femminile e non femminista, determinata e dolce, tenera e coraggiosa, sognatrice e pratica, fantastica ogni giorno dell'anno... conscia del proprio ruolo...rispettosa di se stessa e di chi le vive accanto... e che non aspetta l'otto marzo e una mimosa per essere protagonista....
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