TARSU: Commissione tributaria da ragione al comune
“Mani in saccoccia” per diversi titolari di strutture ricettive, della ristorazione e anche commerciali del comune di Lipari. La commissione tributaria provinciale ha rigettato una ventina di ricorsi avanzati contro le cartelle di pagamento relative alla TARSU emesse dal comune di Lipari e relative agli anni che vanno dal 2002 al 2004. Non sono cifre da poco se si considera che solo tre strutture alberghiere ubicate rispettivamente a Stromboli, Vulcano e Lipari dovranno pagare complessivamente circa 70.000 euro. Un'opificio di Lipari, adesso in liquidazione, dovrà pagare circa 20.000 euro.
Complessivamente, da una prima stima, l'importo che dovrebbe entrare nelle casse comunali(solo per questi casi) ammonta ad oltre 250.000 euro. I “condannati” al pagamento avevano puntato sulla nullità del ruolo e della cartella di pagamento in quanto il regolamento adottato dal consiglio comunale era stato oggetto di annullamento nel 2004 da parte del Tar di Catania. Inoltre veniva contestato il fatto che la tassa per le strutture ricettive e imprenditoriali non era stata equiparata a quella delle abitazioni private. Non tenendo conto che il comune, come ha dimostrato il legale incaricato dall'ente, aveva sanato successivamente il vizio che era stato alla base della sentenza del Tar.
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