Interrogazioni: E' scontro sindaco-consiglieri di minoranza
Il sindaco Mariano Bruno ”sommerso” dalle interrogazioni dei consiglieri comunali del centro-sinistra scrive all'Assessorato regionale alle Autonomie locali e alla Procura della Repubblica di Barcellona.
Evidenziando come gli continuino a pervenire “ copiose, le interrogazioni su tematiche diverse da parte dei consiglieri di minoranza, la cui evasione comporta l’acquisizione di notizie presso gli uffici comunali” il primo cittadino sottolinea come, per via del sottodimensionamento dell’organico comunale e del notevole carico di lavoro che incombe sugli stessi uffici, si verifichino purtroppo dei rallentamenti nell'acquisizione di elementi miranti ad evadere in modo completo le interrogazioni ed entro il termine dei 30 giorni previsti dalla legge. Una situazione che-secondo il sindaco- sarebbe resa ancora più grave dalla richiesta di ottenere risposta scritta alle interrogazioni. “Si aggiunga- scrive ancora Bruno- anche la costante e intensa attività condotta dall’amministrazione nell’affrontare le problematiche e le emergenze che quotidianamente investono il territorio e nell’attuazione dei programmi politico-amministrativi d’interesse della comunità locale. Non si può non evidenziare che l’ente versa in gravi condizioni operativo-funzionali a fronte del citato sott’organico che rispetto alle previste 239 unità, vede in servizio solo 111 dipendenti e ciò in virtu’ dei noti limiti imposti dalle leggi finanziarie che bloccano le assunzioni”. Il sindaco Bruno lancia poi una stoccata ai consiglieri di minoranza e riferendosi alle tante interrogazioni parla di “iniziativa di carattere strettamente politico, indicata come volontà di espletamento del mandato, che finisce con il causare ingolfamento agli uffici i quali già fortemente impegnati nell’ordinaria attività istituzionale, non sono nelle condizioni di far fronte in tempi brevi alle risposte”. Bruno ha infine evidenziato come per tutti I motivi sopra citati la sua amministrazione aveva proposto di tenere apposite sedute del consiglio per la trattazione solo delle interrogazioni in luogo delle risposte scritte, ottenendo però un netto rifiuto e rilevando una sola deduzione: quale unico scopo, creare difficoltà all’apparato burocratico e denunziare presso i vari organi l’inadempienza amministrativa”. Come si ricorderà questo è l'ennesimo atto di un braccio di ferro che si trascina da diverso tempo.
Già ad agosto il sindaco Bruno lanciò il suo S.o.s. Sulle interogazioni agli organismi regionali e alla Procura, iniziativa seguita a ruota dai consiglieri di minoranza.
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