Messa in sicurezza di Sottomonastero: Pronto un comitato
Contro lo schema di massima della portualità predisposta da “Condotte d'acqua” si formò il comitato “Porti si ma non così”, per “contrastare” o, per meglio dire, chiedere sostanziali modifiche al progetto di messa in sicurezza del molo di Sottomonastero sta per ripetersi una analoga iniziativa. Operatori del settore, lupi di mare ed esercenti commerciali si sono riuniti per valutare se è il caso di costituirsi ufficialmente in comitato per potere dire la propria in un confronto aperto e sereno con il Genio civile opere marittime e con il sindaco Mariano Bruno che ha già confermato l'impegno per una possibile opera di “mediazione”(così come già avvenuto per Marina Corta).
Ma come mai il progetto redatto dal Genio civile opere marittime è già al centro delle contestazioni di chi con il mare ci vive ed opera e anche di chi risiede e lavora nella via sottostante il molo?
Il prolungamento che dovrebbe svilupparsi per 110 metri, partendo dal molo dove oggi approda la nave dei rifiuti in direzione porto Pignataro, non viene assolutamente ritenuto idoneo poichè si finirebbe per “ingabbiare” al suo interno il mare, creando, in caso di condizioni meteomarine avverse, una specie di effetto “mulinello o vortice” che avrebbe ripercussioni non solo sull'attività marittima ma anche sull'agibilità delle zone limitrofe che già adesso vengono invase da acqua salmastra in occasione di particolari condizioni meteomarine.
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