Sviluppo rurale 2007/2013: l'UE dice si a programma Sicilia
Il Comitato STAR dell’Unione europea ha espresso a Bruxelles parere positivo, all’unanimità, sul Programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia 2007/2013. Il Piano, che fino al 2013 potrà contare su un budget complessivo di 2,1 miliardi di euro di risorse pubbliche (di cui 1,2 comunitarie), il primo in Italia per dotazione finanziaria, si muoverà lungo quattro assi (competitività, agroambiente, sviluppo rurale e approccio Leader) e circa 30 “misure”, a cui si aggiunge l’assistenza tecnica.
I prossimi appuntamenti sono la pubblicazione della decisione di approvazione comunitaria, prevista per febbraio e l’insediamento del Comitato di sorveglianza che avverrà entro aprile. A maggio i primi bandi.
“Dopo un negoziato con l’Unione europea difficile e particolarmente complesso, durato oltre 6 mesi - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - il Programma siciliano ha ottenuto finalmente il via libera dal Comitato STAR. Abbiamo raggiunto un’intesa con la Commissione per cui nell’ultima stesura del PSR, su loro specifica richiesta, abbiamo spostato circa 11 milioni di euro dall’asse 1 “Competività” all’asse 3 “Sviluppo rurale” e ridefinito l’ammontare dei “premi” previsti dall’asse 2 “Agroambiente”. Siamo, comunque, soddisfatti e certi che grazie al nuovo Programma gli agricoltori siciliani avranno a disposizione diverse opportunità per rendere le proprie aziende ancora più competitive sui mercati”.
Quattro gli assi di intervento previsti dal Programma. L’asse 1 (892 milioni) è quello che punta al miglioramento della competitività del settore agricolo-forestale, con dei veri e propri aiuti per l’insediamento dei giovani, interventi di formazione professionale, ammodernamento delle aziende, sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei prodotti. L’asse 2 (886 milioni) prevede il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, con l’attribuzione di premi per conservare e tutelare la biodiversità, incrementare la superficie boscata, mitigare l’effetto serra. L’asse 3 (159 milioni) , che prevede la qualità della vita nelle zone rurali, è la vera novità del programma, perché punta alla diversificazione dell’economia rurale, con la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali e la valorizzazione del patrimonio culturale. L’asse 4 (126 milioni) è quello che punta al tema della qualità della vita e dei servizi essenziali alla popolazione e si realizza attraverso interventi dì carattere principalmente pubblico e nell’ambito dell’approccio Leader.
I prossimi appuntamenti sono la pubblicazione della decisione di approvazione comunitaria, prevista per febbraio e l’insediamento del Comitato di sorveglianza che avverrà entro aprile. A maggio i primi bandi.
“Dopo un negoziato con l’Unione europea difficile e particolarmente complesso, durato oltre 6 mesi - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - il Programma siciliano ha ottenuto finalmente il via libera dal Comitato STAR. Abbiamo raggiunto un’intesa con la Commissione per cui nell’ultima stesura del PSR, su loro specifica richiesta, abbiamo spostato circa 11 milioni di euro dall’asse 1 “Competività” all’asse 3 “Sviluppo rurale” e ridefinito l’ammontare dei “premi” previsti dall’asse 2 “Agroambiente”. Siamo, comunque, soddisfatti e certi che grazie al nuovo Programma gli agricoltori siciliani avranno a disposizione diverse opportunità per rendere le proprie aziende ancora più competitive sui mercati”.
Quattro gli assi di intervento previsti dal Programma. L’asse 1 (892 milioni) è quello che punta al miglioramento della competitività del settore agricolo-forestale, con dei veri e propri aiuti per l’insediamento dei giovani, interventi di formazione professionale, ammodernamento delle aziende, sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, miglioramento delle infrastrutture e della qualità dei prodotti. L’asse 2 (886 milioni) prevede il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, con l’attribuzione di premi per conservare e tutelare la biodiversità, incrementare la superficie boscata, mitigare l’effetto serra. L’asse 3 (159 milioni) , che prevede la qualità della vita nelle zone rurali, è la vera novità del programma, perché punta alla diversificazione dell’economia rurale, con la riqualificazione dei centri storici e dei borghi rurali e la valorizzazione del patrimonio culturale. L’asse 4 (126 milioni) è quello che punta al tema della qualità della vita e dei servizi essenziali alla popolazione e si realizza attraverso interventi dì carattere principalmente pubblico e nell’ambito dell’approccio Leader.
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