LIPARI: PROTESTE PER LO STOP AL MERCATINO
La sospensione del mercatino quindicinale di Lipari nelle date del 19 dicembre e 2 gennaio sta creando come era prevedibile forte malcontento fra la popolazione e non solo fra quella dell'isola maggiore delle Eolie. In molti hanno intravisto l'intenzione di voler in qualche modo favorire le attività commerciali isolane a discapito dei cittadini meno abbienti e già fortemente penalizzati in termini economici dalla crisi occupazionale, peggiorata negli ultimi tempi con i 45 licenziamenti alla Pumex e i 12 all'Italpomice di Acquacalda. Il mercatino, in questo senso, specie per le famiglie numerose, rappresenta quindi la possibilità di accedere ad un minimo di "beni natalizi" a prezzi più accessibili. Come si ricorderà un'ordinanza del dirigente del IV settore Domenico Russo aveva sospeso il mercatino del 19 e rinviato di sette giorni quello del 2 gennaio motivando tale decisione con lo sbarco nell'isola di Lipari, in quel periodo, dei mezzi dell'impresa che dovrà effettuare i lavori nel porto di Sottomonastero e che sosteranno nell'area portuale. Questo- secondo il comune- unitamente ad un presunto "notevole movimento turistico natalizio" finirebbe per creare problemi di ordine pubblico. Forse, considerando che appare alquanto utopistico che la ditta inizi i lavori proprio durante delle festività natalizie e di fine anno, sarebbe più logico pensare ad un "rinvio" dello sbarco dei mezzi edili a Lipari e consentire ai cittadini di poter accedere al mercatino. A favore di questa tesi ma, in ogni caso nettamente contrari alla decisione che penalizza solo i cittadini, sono i consiglieri comunali del gruppo consiliare "Il Faro" Francesco Megna e Gesuele Fonti che, già nelle prossime ore, inoltreranno al sindaco una interrogazione urgente.
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