FILICUDI: OK AL PONTILE DI ALFONSO STRAMANDINO
Gli era stata negata dalla Soprintendenza del Mare l'autorizzazione a collocare un pontile galleggiante nel porto di Filicudi (vedi foto) e per questo il liparese Alfonso Stramandino aveva protestato clamorosamente l'estate scorsa a Lipari, tagliando gli ormeggi dello yacht "Altair" dell'imprenditore Diego Della Valle. Imbarcazione su cui erano ospitati anche il ministro della Giustizia, Clemente Mastella e la moglie. Un gesto che gli era costato l'arresto e una condanna. Adesso Stramandino ha ottenuto l'autorizzazione per il pontile galleggiante.
La Soprintendenza del Mare dopo aver riesaminato la pratica ha fatto "marcia indietro" e ha riscontrato che non vi sono motivi per concedere il nulla osta. La Sovrintendenza ha sostenuto che "a seguito di nuove verifiche nella zona portuale di Filicudi non sono stati rinvenuti reperti archeologici".
La Soprintendenza del Mare dopo aver riesaminato la pratica ha fatto "marcia indietro" e ha riscontrato che non vi sono motivi per concedere il nulla osta. La Sovrintendenza ha sostenuto che "a seguito di nuove verifiche nella zona portuale di Filicudi non sono stati rinvenuti reperti archeologici".
Stramandino, esasperato per un diniego che non riusciva a spiegarsi, pur avendo in regola tutta la documentazione, è anche arrivato ad incatenarsi al cancello del palazzo comunale di Lipari.
Certo la storia ha del paradossale e viene spontaneo chiedersi. Se adesso non vi sono nella zona reperti archeologici quelli individuati a suo tempo come tali (e che avevano portato all'originale diniego) cos'erano? Non si è impedito ad un cittadino di poter tranquillamente lavorare?
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