Isola di Panarea (HYCESIA)
Superficie 3,2 kmq. Abitanti 276
Per ulteriori informazioni:
Le falesie occidentali dell'isola ospitano una flora ricca di specie endemiche e subendemiche: la cariofillacea Silene hicesiae, I'asteracea Centaurea aeolica (entrambe esclusive dell'arcipelago), la crucifera Iberis semperflorens, l'ombrellifera Seseli bocconi. Negli stessi ambienti nidifica una colonia di falco della regina (Falco eleonorae). Sugli isolotti antistanti (Lisca Bianca, Bottaro, Dattilo) vivono popolazioni di lucertola campestre (Podarcis sicula) caratterizzate da colori più vivaci rispetto a quelle dell'isola maggiore, che rappresentano l'indizio del principio di un percorso evolutivo indipendente
Cenni storici
Panarea
è l'isola più piccola dell'arcipelago eoliano.
Gli studiosi ritengono che Panarea, gli scogli e gli
isolotti che la circondano siano i resti di un
antichissimo vulcano sottomarino, sommerso in parte
dalle acque nei periodi interglaciali. Nella parte
attualmente emersa è possibile riconoscere un unico
strato vulcano sui cui fianchi si sono impiantati
numerosi centri eruttivi secondari. Del vulcano
originale rimane solo la parte orientale
perchè quella occidentale ha subito diversi
sprofondamenti, che hanno ridotto di molto la
primitiva superficie dell'isola. L'apparato vulcanico
complessivo si deve ritenere il più antico rispetto
agli altri apparati delle Eolie.
Essa fu abitata fin dal
III millennio a.C., grazie alla sua posizione
particolarmente felice e alla natura verdeggiante.
Ventitrè capanne ovali indicano una
comunità organizzata. Si è ritrovata della
ceramica micenea proveniente dall'Egeo, a
dimostrazione dei rapporti commerciali esistenti
allora. Presso la punta di Capo Milazzese è stato
riportato alla luce un villaggio preistorico
dell'età del bronzo (risalente ad un periodo che va
dal XV al XII sec. a.C.). Dal punto di vista
archeologico è interessante anche Basiluzzo, dove
sono state rinvenute importante testimonianze
edilizie di epoca romana. Fu abitata stabilmente
fino al periodo romano; poi la comunità subì i
rovesci della storia eoliana con le conseguenti
distruzioni. Dal V al VI sec. d.C., la pirateria
arabo-turca impedì l'ulteriore sviluppo dell'isola,
che rimase quasi disabitata. Attorno alla fine del 600,
gli abitanti stabili producevano grano, legumi e
frutta che commerciavano anche a Lipari. A causa
delle incursioni barbariche rimase sempre con pochi
abitanti.
Escursioni via
terra Il piccolo promontorio di Capo Milazzese
è situato in località Cala Junco. Dalla contrada
Castello si può raggiungere il Timpone del Corvo, la
vetta più alta dell' isola. Partendo da S. Pietro
verso nord si giunge a Ditella nota per le sue
innocue fumarole. Vicino a S. Pietro c'è una
benefica sorgente termale di acqua calda.
Escursioni via mare
Fra le tappe più importanti c'è quella nella
esclusiva Baia di Cala Junco, estrema punta
meridionale di Panarea
. Effettuato il giro dell' isola ci si può
dirigere verso gli isolotti, verso le antiche
vestigia romane di Basiluzzo e di Spinazzola. Lisca
Bianca, con piccole fumarole sottomarine, Bottaro,
Lisca Bianca e Dattilo dalla forma piramidale. A
nord di Dattilo affiorano i cinque Panarelli e le
Formiche le cui acquee sono meta dei sub.
Itinerari subacquei
Lo Scoglio di
"Petra Nave" Lo scoglio
di "Petra Nave" si tratta di una parte in rilievo
dello scosceso fondale che circonda Panarea
. La meta dell' immersione è una enorme montagna
di massi che, dalla profondità massima di 33 metri,
sale fino a 11 sulla sua sommità per una estensione
davvero notevole.
Il relitto di Lisca Bianca Trovare il
relitto del mercantile inglese affondato è piuttosto
facile: da Panarea si deve far rotta verso lo
scoglio di Lisca Bianca e attraversare il canale tra
questo e il vicinissimo scoglio del Bottaro. Avanti,
oltre la spiaggia, la costa dell'isolotto cambia
bruscamente direzione; è al largo di questo versante
che tra i 30 ed i 40 metri giace la carcassa della
nave inglese. Il relitto si trova a 25 metri di
profondità.
DA VISITARE:
Villaggio Preistorico di Capo Milazzese
DA NON PERDERE:
Giro dell'isola con soste a: Cala Junco, grotta del Tabacco, fumarole sottomarine, grotta d'Omero ed escursioni all'isolotto di Basiluzzo (con la grotta del Carbone), Panarelli, Dattilo, Lisca Bianca, Bottaro, Lisca Nera e Formiche.
ESCURSIONI:
Rocca San Pietro e Gola del Bove, al Timpone del Corvo, alla spiaggia della Calcara
NOTIZIE UTILI:
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LEGENDA: 1-Cala Junco 2-Punta Milazzese
3-Drauto
4-San Pietro
5-Ditella
6-Calcara
7-Punta del Corvo